Archeologia in Val Tidone

La Val Tidone è stata fin dalla preistoria un territorio vivo e abitato, strada di comunicazione con la Liguria e quindi il mare e importante territorio sia in epoca romana che medievale.

Scavi alla Piana di San Martino

Numerosi reperti sono oggi conservati presso il Museo Archeologico di Pianello Val Tidone dove si possono anche ammirare frammenti di storia provenienti da tutta la vallata, come il sarcofago ritrovato a Vicomarino e i reperti della sepoltura di Ganaghello e della villa di Arcello.

Gli scavi della Piana di San Martino, si trovano su un promontorio roccioso in Val Chiarone sulla strada verso la Rocca d’Olgisio. I lavori di scavo portano gradualmente alla luce una realtà insediativa complessa e di grande interesse. Le più antiche tracce di frequentazione ritrovate sono da riferirsi ad epoca protostorica e testimoniano l’esistenza di un insediamento, pertinente ad una comunità di pastori-agricoltori, per il quale frammenti di colatoi comprovano la lavorazione del latte mentre fusaiole, rocchetti e pesi da telaio attestano le attività di filatura e di tessitura. La maggior parte dei reperti è costituita da vasellame, destinato in genere alla preparazione ed alla conservazione dei cibi, per il quale la varietà di forme e decorazioni consente di proporre un inquadramento cronologico dalla media età del Bronzo alla terza età del Ferro, dal XVI al II secolo a.C. Particolarmente importanti sono i rinvenimenti relativi ad una colonna marmorea pressoché integra e ad una serie di attrezzi, prevalentemente in ferro, riconducibili alla fucina di un fabbro longobardo.